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Era una sera d’inverno, durante la cena, dopo un momento di preghiera, si discuteva della assoluta mancanza di strutture attente a quel sottile, sfibrante, disagio giovanile che spesso sfocia nella droga.
Improvvisamente ci rendemmo conto che le nostre erano parole.. parole e che così non avremmo mai affrontato il problema. Ci stavamo comportando come coloro che discutono del problema della fame nel mondo, partecipando a tutti convegni, ma non sono attenti al bussare del povero alla loro porta.
Ad un certo punto qualcuno si ricordò di un vecchio casale abbandonato nella periferia del paese, di proprietà comunale: Teverolaccio.
Una struttura settecentesca con un ampio cortile interno, larghi spiazzi ed una chiesetta con annessa casa canonica; il tutto recintato da un alto muro di pietra. Una bella torre, disposta ad angolo del fabbricato, caraterizza il luogo: Teverolaccio.
Nel corso della seconda guerra mondiale le truppe alleate avevano sostato in quel luogo, come testimoniano le tantissime scritte sui muri delle stanze diroccate… Adesso era del tutto abbandonato, ad eccezione di alcune stanze, occupate abusivamente da un contadino mezzo folle.
A ridosso della chiesetta, dove veniva celebrata settimanalmente la Messa, vi era la casa canonica, sommersa da rifiuti di ogni genere…
Ed il vecchio parroco, don Ciccio, era lo zio di un nostro fratello….
Il giorno seguente ci recammo da don Ciccio per presentargli il progetto e le nostre richieste… dopo qualche mese la casa canonica fu data in comodato al Movimento dei Cursillos di Cristianità nella persona del Rettore “pro tempore”.
Salvatore, che fin dal primo momento è stato e resta il motore di questa iniziativa, incoraggiò tutti ad affidarsi alla provvidenza ed a rinboccarsi le maniche…
Iniziò così un opera di risanamento che coinvolse decine di volontari di ogni genere, tutti entusiasti dell’obiettivo da raggiungere…
Alcuni imprenditori e commercianti di materiale edilizio della zona vennero a sapere cosa stava nascendo e così arrivarono, gratis, materiali da costruzione, mezzi di ogni genere.
Soltanto i soldi non sono stati mai accettati.
Insomma la Provvidenza era diventata una realtà palpabile. Questo cantiere di Teverolaccio che freneticamente apriva ogni sabato mattina per chiudersi la domenica sera, coinvolse tutti per diversi mesi. Vedemmo laureati e manovali spalare insieme la terra, giovani che contribuivano con il loro lavoro ed il loro entusiasmo. Si mangiava all’aperto un panino… poi, con il passare del tempo partì anche una cucina.
Dopo alcuni mesi il miracolo era compiuto ed era lì davanti ai nostri occhi.
Un miracolo che si è ripetuto nel tempo quando il comune ha dato in comodato altri locali semidistrutti.Così si è formato un vasto gruppo, costituito soprattutto da giovani, coordinato da Salvatore e Maria, con periodici momenti di verifica e confronto.
Una fucina di idee e di iniziative è stato ed è Teverolaccio…Oggi sede dell’ Associazione Casa Nel Sole ONLUS che promuove: Sensibilizzazione territoriale; Gruppi di ascolto; Centro di ascolto: sostegno ai singoli e alle loro famiglie che vivono una condizione di disagio, di rischio, di tossicodipendenza o di devianza; Gruppo di auto aiuto per le famiglie; Organizzazione di laboratori formativi sul volontariato e su tematiche specifiche; Esperienze di vita in comune.